TRANSUMANZA  le vie dei pastori  


Un racconto popolare è qualcosa di universale, spesso questi racconti anche se geograficamente lontani, si assomigliano, si contaminano.Le storie ed i racconti vivono una transumanza continua, senza sosta, infaticabile. Si penetrano, si contaminano, si fondono e nel frattempo si muovono da un luogo ad un altro. Ad un convegno internazionale sulla fiaba dell'Osso che canta, una delle sue versioni siciliane ci ha ricordato la storia di Placido Rizzotto e Giuseppe Letizia, così durante il viaggio di ritorno ci venne l'idea di raccontare la storia popolare pastorale collegandola a quella del sindacalista e del pastorello uccisi dalla mafia. Serviva una ricostruzione di quei fatti, siamo andati a Corleone e abbiamo percorso la strada che Rizzotto fece nella sua ultima notte, quelle strade ci parlavano. Abbiamo parlato con molte persone che ci hanno raccontato del sequestro, dell'uccisione, dei depistaggi, dei ritrovamenti, ma soprattutto del movimento di occupazione delle terre. Non volevamo fare un racconto su una vittima di mafia, volevamo raccontare un momento storico importante su cui non è mai stata fatta abbastanza luce che è quello del movimento dell'occupazione delle terre definito "una seconda Resistenza". Insomma Placido Rizzotto partigiano di due Resistenze ci dava la possibilità di raccontare di tutti i sindacalisti che in quegli anni lottavano per i diritti dei lavoratori, raccontando le lotte dei lavoratori, una delle parti migliori della storia di questo paese.

A proposito dello spettacolo OSSA- dal racconto popolare dell'osso che canta alla storia di Placido Rizzotto ( 2014)


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